giovedì 15 novembre 2012

Un estraneo sul divano


“Uno sconosciuto alla porta e nulla sarà più come prima”.
Il romanzo di Stephan Mendel-Enk è ambientato nella comunità ebraica di Gòteborg, Svezia, negli anni ottanta.
Un po’ ironico, un po’ malinconico, un po’ tragico, Un estraneo sul divano narra dell’adolescente Jacob alle soglie del suo Bar Mitzvah in una famiglia improvvisamente rotta dalla separazione dei genitori. L’estraneo è il nuovo compagno della madre. Quella svolta è una frattura per tutti e Jacob vive la guerra che ne deriva con un misto di stupore, ansia e satira.
Stephan Mendel-Enk ci consegna una commedia sferzante e amara immersa tra tradizione e rinnovamento di una comunità ebraica. Le inquietudini di Jacob, il profilo dei nonni, le feste religiose e il legame con tutto ciò che di “ebreo” o “antisemita” avviene nel mondo, il rabbino, i meccanismi della famiglia e del gruppo costruiscono una trama intensa e variegata, di quotidianità e di cultura.

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